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Gaggenau, in collaborazione con Cramum, presenta “Vibrazioni”, personale di LETIA

Al via dal 9 novembre “Vibrazioni”, mostra personale di LETIA (Letizia Cariello) e quarto appuntamento con il ciclo d’arte “Scripta?” che vedrà lo showroom Gaggenau DesignElementi Hub di Milano trasformarsi in un teatro di connessioni animato da opere mistiche e trascendenti.

L’amore inteso come atto di sovversione, scuotimento interiore, tensione verso l’altro, e mai come stasi contemplativa. Questo è il punto di partenza e di arrivo della mostra “Vibrazioni”.

Il concetto di movimento si configura in questo percorso – così come nell’intera produzione dell’artista, persino nelle più monumentali installazioni – come un elemento imprescindibile. Non a caso la forma più ricorrente nelle opere è quella circolare: tutto scorre e si trasforma, senza limiti o direzioni prestabilite.
In questo universo di infinite possibilità, l’artista ricostruisce connessioni e relazioni altrimenti perdute. Il suo segno raccoglie e assembla tracce di vita, attraversa gli oggetti quotidiani riconoscendo ogni sentimento, anche la sofferenza, come valore esperienziale e passaggio esistenziale da cui trarre insegnamento.

L’arte di LETIA diventa così una forma di catarsi, a partire dal processo creativo delle opere che avviene quasi in uno stato di trance in cui l’artista indaga la relazione fra spazio interno e spazio esterno, immateriale e contingente, sfidando sempre di più se stessa, anche a livello fisico.

Ne è un chiaro esempio la serie dei Calendari” che Cariello realizza registrando su supporti circolari in marmo, rame, acciaio o altri materiali, una sequenza di numeri e lettere che rappresentano le iniziali delle date in cui intraprende l’esercizio performativo di meditazione sul tempo e sulla sua reale esistenza.

A fianco dei Calendari, la mostra ospiterà anche il ciclo dei Gates, in cui un’infinita corda di lana si avvolge attorno a un disegno di chiodi sempre visibili, dando vita una finestra simbolica verso l’altrove. Protagonista di questa serie è il blu indaco, un chiaro riferimento ai Sacri Chiodi e al colore attribuito dall’Antico Testamento e dalla tradizione bizantina e ortodossa alla Madonna e alla Maddalena, figura amatissima dall’artista; ma non mancano anche richiami espliciti alle geometrie buddiste. In questo senso l’arte di LETIA non assume mai connotati religiosi, quanto piuttosto spirituali.

“Le opere di Letizia Cariello – LETIA si integrano nello spazio Gaggenau, raccontandolo,” commenta il curatore della mostra Sabino Maria Frassà. “Il chiodo è così il punto di partenza tanto per l’azienda quanto per l’artista: da questo piccolo elemento in ferro, prodotto nel 1683, ha origine la storia che ha portato il brand tedesco a essere oggi sinonimo di design tecnologico minimalista. Allo stesso modo i chiodi sono l’origine e i punti saldi delle trame dei famosi “Gates” realizzati dall’artista per raccontare l’amore universale che ci lega tutti. Il ciclo di opere in mostra “Calendari” completa questa visione raccontando l’importanza di essere al di là del tempo, del fatto che passato, presente e futuro coesistono in ogni istante. Cos’è l’essere umano se non una forza vitale, pura energia al di là del tempo, che si esprime in tutta la sua potenza grazie al vivere con e per gli altri?”.

È una pratica di LETIA quella di prendersi cura, sanare le ferite, dare forma all’amore. Dai “Calendari” ai “Gates”, tutte le sue opere sono sempre il risultato della fusione armonica di singoli elementi che non si mescolano o si annientano, ma vibrano della propria potenza in comunione con il tutto: lettere, numeri, ricami, gesti, chiodi brillano coralmente nell’armonia che caratterizza il gesto artistico di Letizia Cariello.

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“Vibrazioni”
mostra personale di Letizia Cariello
a cura di Sabino Maria Frassà
Dal 9 novembre 2023 al 2 febbraio 2024
lunedì-venerdì ore 10:00 – 18:30
Gaggenau DesignElementi Hub
Corso Magenta 2 (cortile interno), Milano

Visite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico.
E-mail: gaggenau@designelementi.it
T. +39 02 29015250 (interno 2)