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ISST Time’s News 2020

ISST – Società Internazionale per lo Studio del Tempo, è un’organizzazione di scienziati, umanisti e artisti che fornisce un quadro di riferimento per un dialogo accademico interdisciplinare sulla natura del tempo.

Fondata da J. T. Fraser nel 1966, i suoi membri esplorano le molteplici dimensioni e prospettive del tempo e il ruolo che esso svolge nel mondo fisico, organico, intellettuale e sociale.

Il tempo è una caratteristica fondamentale dell’universo fisico ed è intimamente connesso con qualsiasi processo della vita. Il passaggio del tempo ha interessato tutte le grandi religioni e filosofie, e ha trovato un’infinita varietà di espressioni nelle arti. Nessun altro singolo aspetto della realtà è più direttamente collegato ai bisogni e ai desideri umani fondamentali. La missione dell’ISST è di sostenere gli studi del tempo e di favorire lo scambio interdisciplinare e l’impollinazione delle idee.

Perseguendo la sua missione di favorire lo studio interdisciplinare del tempo, l’ISST produce, in collaborazione con Brill Publishers, due pubblicazioni peer-reviewed: una rivista, KronoScope, e una serie di volumi, The Study of Time, che comprende articoli selezionati da conferenze triennali. La Società pubblica anche una newsletter periodica Time’s News.

È all’interno di questa pubblicazione che trova spazio la ricerca e l’estetica di Letizia Cariello attorno al concetto di tempo. Nella sezione Visualizing Time – A recent survey of time-focused art, insieme con artisti come Sara Morawetz, Silvia Camporesi, Thomson and Craighead, Aldo Spinelli, Eva & Franco Mattes, Chen Qi, Sarah Cook, le curatrici Antonella Sbrilli e Laura Leuzzi pongono la loro attenzione sulla serie dei calendari di Letizia Cariello dove – si legge –

si cerca di intercettare la consistenza materiale del tempo attraverso la scrittura di lunghe sequenze di numeri e lettere che “rappresentano un esercizio di meditazione occidentale volto a materializzare il tempo in una forma percepibile”. I calendari sono una costante della sua produzione: scritti a penna o con pennarelli, su lenzuola o su vari oggetti e supporti, incisi sul marmo, sul rame e sull’acciaio, i calendari assumono la forma di una lunga sequenza di numeri e lettere che corrispondono alle iniziali dei giorni e alle date delle settimane a venire. I calendari di Cariello guardano sempre al futuro, a partire dal giorno in cui l’artista inizia la sua performance di scrittura e si concentra sul tempo a venire.